La Confagricoltura di Torino ha invitato Pellati Informa a offrire una panoramica dei mercati a margine del convegno tenutosi a VIGONE (TO) città natale del cavallo pluripremiato VARENNE che tutti ricordiamo. Il Piemonte conta per il 23% delle aree dedicate al mais sul totale Italia, del 14,8% di quelle di grano e per il 5% di quelle di semi di soia.
Si è partiti dalle considerazioni sul meteo avverso salla raccolta del grano e del mais in Europa e nei Paesi dell’Est e Italia, sia dei timori del ritardo della raccolta di semi di soia e delle nuove semine invernali.
Lo scenario per il grano tenero è poco ribassista perchè i consumi mondiali crescono costantemente a fronte di produzioni invariate.
Lo scenario per il mais potrebbe essere potenzialmente rialzista in Europa perchè la qualità è pessima ovunque o quasi. L’approvvigionamento si salva con il Brasile e l’Ucraina (che però ha prodotto meno).
Lo scenario per i semi di soia è indubbiamente potenzialmente ribassista viste le ampie produzioni USA e le intenzioni di semine per la campagna futura in Sud America a svantaggio del mais. Ma i consumi per produrre energia verde potrebbero bilanciare la tendenza.
Il futuro è in mano al risultato delle elezioni in USA, alla capacità di trainare l’economia del Mondo della Cina e dell’India, all’utilizzo di materie prime vegetali per produrre energia, all’applicazione della PAC, al cambiamento di stili di vita dei consumatori, alla ricerca sulle sementi in grado di fronteggiare gli eventi climatici estremi, e a tutta una serie di dati MACRO legati alla crescita della ricchezza globale.