Il 12 Dicembre presso il Centro Congressi di Grand Tour Italia, si è tenuto il convegno promosso dall’AGER di Bologna dal titolo “Passato e futuro, la storia si ripete?”. Il traino dell’evento è stata la partecipazione di Oscar Farinetti che ha presentato il suo libro “10 mosse per affrontare il futuro”.
Pellati Informa è intervenuta con il consueto esame dell’andamento dei mercati internazionali durante l’anno e ha proposto spunti di riflessione per il 2025.
A questo proposito, sulla scia dell’evento di Bologna, il 17 Dicembre AGMI di Milano ha organizzato l’incontro dal titolo “Scenari per l’anno che verrà”.
In quell’occasione, Pellati Informa ha dialogato con Alessandro Santi dell’Agenzia Marittima e Casa di Spedizioni SAGEM. L’obiettivo è stato quello di fornire uno spaccato delle relazioni commerciali tra i Paesi del Mondo, i nodi che ostacolano i flussi delle merci, le connessioni che, invece, li favoriscono.
I primi 6 mesi della campagna di commercializzazione 2024/25 ha visto il mercato del grano dominato dalla Russia. A causa delle minori produzioni del 2024 e delle forti esportazioni, che hanno messo in difficoltà tutti gli altri player mondiali, il governo russo ha però imposto una limitazione delle esportazioni fino al nuovo raccolto. Potrebbe essere un fattore di sostegno al mercato fino a quando non si comincerà a ragionare sulla produzione del 2025
Per gli Stati Uniti e la borsa di Chicago (il Chicago Board of Trade) dove si trattano i futures di corn e soia, l’elezione di Trump può creare scompensi con riferimento alla politica energetica del Paese. Il 36% di corn viene usato per produrre etanolo (da miscelare alla benzina tradizionale) e il 50% dell’olio di soia prodotto dagli oleifici USA viene usato per produrre biodiesel (da miscelare con il diesel tradizionale).
Quindi, qualora la nuova amministrazione non intenda appoggiare né incentivare il percorso “green” del Paese, sarebbe un fattore deprimente per i prezzi del corn e della soia.
Infine, ma non certo per minore importanza, c’è da considerare che Brasile e Argentina si preparano a produrre +18 milioni di semi di soia e +6 milioni di corn rispetto all’anno scorso. Con effetti da febbraio in poi per i semi di soia e dalla primavera in poi per il corn.
Le guerre commerciali con il Messico, la EU e la Cina potranno pesare sugli sbocchi di corn e soia USA: chissà se gli agricoltori statunitensi si ricordano che la prima presidenza Trump è costata loro 27 miliardi di dollari (di perdite)